Parma

Queste foto potrebbero essere state fatte d’ovunque. Ma le ho fatte a Parma, città storica, bella, artistica. Ma finta.
Per un po’ ho girellato nella Parma più scintillante, con i negozi, con le opere d’arte, con migliaia di studi di avvocati (ma quanto litigano, questi parmigiani?). Ma non provavo grandi emozioni.
Una bella città bomboniera. Provinciale. Tutti vestiti bene. Tutti alla moda. Niente fuori posto.
A me questi posti annoiano.

Poi ho attraversato un ponte.
Di là un altro mondo.
L’università. La gente di molte razze.
Una signora anziana che scriveva, voglio immaginarmi il suo romanzo, appoggiata quasi per terra. Ma con grande intensità, grande trasporto.
Facce più vere ed interessanti.
Bei murales.
Gare con le bici “grillo” (io da bambino la chiamavo così, chissà se hanno ancora questo nome).
Anziani che si godevano la primavera giocando sulle panchine.

Forse non ho colto la vera essenza di Parma.
Ma a me questa è piaciuta